I quattro report di Mercer denominati European Asset Allocation Insights 2021 rappresentano una panoramica completa delle strategie di investimento applicabili a tutti i piani pensionistici in Europa e nel Regno Unito, siano essi a contribuzione o a prestazione definita.
Joanne Holden, Global Head of Investment Research
La decisione di asset allocation è sicuramente una delle più importanti per un investitore. Per costruire un portafoglio che permetta di realizzare gli obiettivi e sia allo stesso tempo ben strutturato per gestire i rischi e le opportunità che si presentano, è necessaria una rigorosa valutazione dei rischi. L’emergenza sanitaria ha aumentato le criticità e per tutto il 2020 gli investitori si sono confrontati con una maggiore volatilità dei mercati e con le ricadute economiche derivanti dalla pandemia. A un anno di distanza persistono le incertezze sull’evoluzione della pandemia e ci si interroga sulla sostenibilità delle riaperture rese finora possibili dalle campagne vaccinali.
Molti paesi hanno potuto fare significativi passi avanti e risollevare l’economia grazie al buon andamento delle campagne vaccinali in Europa e nel Regno Unito, che hanno attenuato la morsa del Covid consentendo alla maggior parte dei paesi di riaprire. Indipendentemente dalla situazione specifica di ogni paese è comunque sempre opportuno rivedere la propria asset allocation per tenere conto dei cambiamenti del contesto economico e di mercato. I quattro report di Mercer denominati European Asset Allocation Insights 2021 rappresentano una panoramica completa delle strategie di investimento applicabili a tutti i piani pensionistici in Europa e nel Regno Unito, siano essi a contribuzione o a prestazione definita. I report illustrano le principali tendenze che emergono nel comportamento di circa 850 investitori istituzionali in 11 paesi per un totale di circa 1000 miliardi di asset investiti.
Le tendenze dei fondi a prestazione definita
Regno Unito: limitare i rischi del sistema a prestazione definita
Le tendenze dei fondi a contribuzione definita
Investimenti sostenibile
Le principali preoccupazioni per gli investitori quest’anno sono state il perdurare del Covid che ha ostacolato l’agognata riapertura totale dell’economia e la correzione dei mercati azionari. Circa il 20% degli investitori intervistati le ha citate come preoccupazioni maggiori.
Gli investimenti alternativi sono quasi alla pari con l’espoisizione azionaria in Europa e in alcuni paesi (per esempio nel Regno Unito) sono più diffusi degli investimenti azionari.
Quasi la metà degli investitori intervistati ha intenzione di rivedere la strategia di investimento, i mandati di gestione o la governance del piano. Tuttavia, più di un terzo non prevede di modificare la governance del piano come conseguenza diretta dell’emergenza sanitaria.
I rendimenti obbligazionari hanno raggiunto nuovi minimi storici nel 2020. Sono sempre più numerosi gli investitori che considerano asset alternativi ai titoli di Stato per la componente income del portafoglio.
La stragrande maggioranza degli investitori ha pienamente integrato le tematiche ESG (ambientali, sociali e di governance) nel processo di investimento, una tendenza che si è ulteriormente consolidata durante l’emergenza Covid.
È stato chiesto agli intervistati di classificare in ordine di importanza i fattori ESG. In tutti i paesi, eccetto l’Irlanda, le considerazioni di natura ambientale (E) sono state classificate al primo posto
Se i cambiamenti climatici e la governance sono ambiti ormai assodati per tutti, una minoranza significativa di intervistati intende espandere il campo delle proprie azioni di sostenibilità alle tematiche sociali, ad altre tematiche ambientali (per esempio la biodiversità), la diversità, l’equità e l’inclusione.
La stewardship si applica principalmente agli investimenti di natura azionaria . Tuttavia tale termine è sempre più inteso in senso lato e applicato anche ai portafogli obbligazionari e di asset alternativi.
Un fondo pensione medio a contribuzione definita investe quasi la metà degli asset in azioni, un dato che non sorprende per i fondi che sono all’inizio della fase di accumulo. La maggior parte dei fondi previdenziali concentra gli investimenti soprattutto in azioni dei paesi sviluppati con tuttavia una piccola quota investita sui mercati emergenti.
Nei fondi pensione a contribuzione definita, gli investimenti alternativi sono la seconda componente di allocazione dopo le azioni, con oltre un terzo degli asset investito in strumenti alternativi.
I portafogli obbligazionari sono quasi equamente ripartiti tra titoli di Stato e credito corporate, ma in alcuni paesi emerge un forte orientamento ai titoli governativi.